NAPOLITANO ELETTO VECCHIO PRESIDENTE DI UNA REPUBBLICA FINITA
Già dopo il 15% di schede scrutinate appare chiaro che il presidente della Republica non cambia. E' la giornata più buia di una Repubblica che non esiste più. Il patto conservatore tra Berlusconi è ciò che resta del Pd è andato in porto. Il Cavaliere ha trovato il suo garante, Bersani la propria fine politica, Grillo la conferma della propria stupidità politico-istituzionale (poteva far votare Prodi, magari solo per far fuori Berlusconi).
E' una nomina per "comprare tempo", per rinviare l'esplosione. Ma ogni rinvio renderà meno componibili le contraddizioni. Mentre la separazione tra "palazzo" e società (dire "civile" sarebbe un po' troppo) raggiunge livelli difficilmente recuperabili.
Stefano Rodotà - preso in mezzo a una situazione che non ha voluto - si è sentito in dovere di ricordare alcune ovvietà costituzionali, come il fatto che le decisioni di una Parlamento sono "semore democratiche". Basta ricordare che anche la fine della democrazia può essere decisa per via democratico-parlamentare. Gli esempi storici non mancano...
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