Stati Uniti: cyber attacchi, la nuova frontiera della difesa spinge verso nuove guerre preventive

Spetterà ad Obama l’ultima parola sui cyber attacchi. Secondo la stampa statunitense, sarà il presidente che dovrà dare l’ordine di lanciare attacchi informatici “preventivi” qualora il paese dovesse subire aggressioni digitali. Le agenzie di intelligence USA valuteranno i “potenziali” cyber attacchi internazionali contro gli Stati Uniti e, se riceveranno il via libera del presidente, potranno “contrattaccare” i nemici online con un codice distruttivo, senza dichiarare guerra. Il dipartimento della Difesa ha approvato per i prossimi anni un ampliamento della sicurezza informatica del paese. A tal fine, il reparto del cyber comando della Difesa aumenterà il suo personale da 900 a 4.900 funzionari. Alcune delle più note testate statunitensi, come il Washington Post, il New York Times e il Wall Street Journal hanno ammesso di aver subito nelle ultime settimane cyber attacchi e puntano il dito contro non meglio precisati hacker cinesi. Anche Eric Schmidt, presidente di Google, si schiera con questi media, definendo la Cina “l’hacker più prolifico e sofisticato del mondo”. Nel suo libro “The New Digital Age”, che sarà pubblicato a breve, accusa il gigante asiatico di “spionaggio digitale aziendale”.

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