Elezioni2013: Twitter, specchio della politica. Mario Monti e Silvio Berlusconi i più nominati, ma tra i partiti il Pd è primo
Di cosa si parla su Twitter quando si parla di campagna elettorale? Si parla molto di Mario Monti e Silvio Berlusconi. Si parla invece pochissimo di Pierluigi Bersani: probabilmente una conseguenza della scelta del segretario del Pd di opporsi alla personalizzazione della politica. E infatti il Partito Democratico è molto più presente nelle conversazioni in rete sostanzialmente a pari merito con una sorpresa assoluta: Fermare il declino, il movimento di Oscar Giannino. Sono questi alcuni dei risultati della analisi condotta da Expert System per Italia2013.me, la nuova piattaforma indipendente partita oggi per raccontare la campagna elettorale attraverso quello che accade sui social media.
Il lavoro di analisi semantica di Expert System, condotto attraverso il motore di analisi Cogito su un campione di oltre 300 mila tweet registrati fra il 18 e il 24 gennaio, è un indicatore interessante di quello che sta accadendo in rete e quindi di come si muove una parte consistente del corpo elettorale.
Questi alcuni dei risultati più significativi.
1) il 18 gennaio è il giorno con il maggior numero di tweet (oltre 73mila) e il 21 gennaio quello con meno tweet (circa la metà, 38mila). Oltre un terzo dei tweet tratta di politica, mentre tutti gli altri argomenti (tv, giustizia, lavoro, istruzione, economia) hanno una rilevanza nettamente inferiore.
2) Tra i verbi fare è il più usato, seguito da dire, volere, potere, dovere e votare. A seguire stare, parlare, vedere, andare, tagliare, sapere. In relazione al verbo votare alcuni dei termini più collegati sono Erasmus, estero e studente. Il verbo tagliare si riferisce agli F35, la spesa pubblica, le tasse, gli sprechi.
3) Italia è il concetto più frequente. Le tasse sono ricorrenti nei tweet circa quanto i partiti e le banche. Poi compaiono voto, paese, sinistra, lavoro, elezione.
4) Tra i 6 candidati principali i due più citati sono Monti (37mila volte) e Berlusconi (34 mila). Gli altri quattro sono invece molto meno ricorrenti: Bersani (14mila) e Ingroia (13mila), poi Grillo (9mila) e Giannino fanalino di coda con quasi 4mila. Tra gli altri personaggi politici spicca Fini (più ricorrente di Giannino!) e a seguire, in ordine di frequenza, Casini, Vendola, Renzi, Alfano, Storace, Maroni e Montezemolo. Tra i personaggi stranieri il più frequente è la Merkel, poco dopo Obama. Meno interesse verso Hollande e Cameron.
5) Il partito più ricorrente è in assoluto Fermare il Declino con oltre 30mila citazioni. PD e PDL seguono con circa 20mila citazioni ciascuno. Tutti gli altri partiti e movimenti si staccano parecchio e sono, in ordine di frequenza: La Destra, Lega, SEL, Movimento 5 Stelle, UDC, Rivoluzione Civile, Partito Radicale, Italia dei Valori e Futuro e Libertà.
6) Gli hashtag relativi ai candidati rivelano un sostanziale pareggio tra #Berlusconi e #Monti (con circa 28mila citazioni ciascuno), per passare poi a #Bersani con meno della metà di citazioni (circa 11mila), alle quali però vanno sommate le citazioni #pb2013 (l'hashtag di Bersani candidato premier) che da solo raggiunge le 10mila citazioni. Praticamente al pari di #Bersani si ritrova #ingroia. Infine #Grillo, con poco meno di 8mila citazioni (compare circa un quarto di volte rispetto ai primi due), e #Giannino con poco più di 3mila citazioni.
7) Tra gli hashtag che fanno riferimento ai partiti quelli del #PDL raggiungono quota 17mila, quelli del #PD poco meno, circa 14mila. #italiagiusta però eguaglia quello del #PD con oltre 13mila citazioni, segno che lo slogan scelto da Bersani è molto diffuso. Numeri simili anche per il movimento di Giannino con #fare2013 e #fermareildeclino, mentre si incontra poche volte il #M5S di Grillo. Al contrario l’hashtag @tsunamitour compare molto più frequentemente (10mila volte). #rivoluzionecivile collegato a Ingroia raggiunge le 6 mila citazioni, superato di poco da #sceltacivica di Monti.
L’hashtag generico che ha riscosso maggiore successo è #elezioni2013 utilizzato circa 20mila volte, così come ha ottenuto molta visibilità #Cosentino per le vicende degli ultimi giorni. Altri hashtag interessanti, pur se non tanto frequenti, sono #kilometrorosso, #MPS, #sapevatelo, #iostoconambrosoli, #Erasmus, #listepulite e #impresentabili.
8) Tra le trasmissioni tv la più twittata, sempre considerando gli hashtag, è #Ballarò, seguito da #lospoglio, #serviziopubblico, #italiadomanda e #agorarai.
9) Analizzando i termini con accezione positiva e quelli con accezione negativa collegati ai candidati principali sono state riscontrate combinazioni interessanti. Quando si parla di Bersani: compaiono, come aggettivi positivi (in ordine di frequenza) unico, grande, bravo, bello, giusto, favorevole, buono, chiaro; e come verbi positivi, vincere, preferire, battere, piacere, sostenere. Tra i termini negativi invece troviamo perdere, problema, basta, scandalo, colpa, sbagliare, vecchio, inutile, difficoltà, abolire, difficile, triste.
Per Berlusconi emergono aggettivi positivi simili ma in un ordine diverso: grande, unico, giusto, bello, sicuro, serio, pulito, coerente ; tra i verbi positivi c’è ancora vincere al primo posto, poi sostenere, apprezzare e convincere. Come termini negativi appaiono colpa, perdere, disastro, problema, sbagliare, vecchio, basta, tradire, bisogno, abolire, incapace, duro, abissale.
Il lavoro di Expert System si è poi concentrato su Mario Monti che abbiamo visto essere stato molto presente nelle conversazioni su Twitter ma con una importante inversione di tendenza: dal 18 al 20 prevalevano i termini positivi, dopo c'è stato il sorpasso di quelli negativi. Tra gli aggettivi positivi accostati al premier i più frequenti sono incredibile, unico, bello, grande, forte, chiaro, serio, giusto, buono, spiritoso. I verbi positivi più usati sono piacere, al primo posto prima di vincere, sostenere e migliorare. Tra i termini negativi spicca per primo vecchio poi bocciare, finto, non giusto, perdere, pessimo, colpa, incapace, disastro, problema, bugia
Stefano Carluccio
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