Il prof di religione che vuol far curare i gay
Se l’Europa mostra lezioni di civiltà, in Italia si continua a dover fare i conti con i casi di omofobia. Altro che unioni civili e rispetto per i diritti e per i diversi orientamenti sessuali: alla richiesta dei propri studenti, che volevano sapere cosa ne pensasse sulla battaglia sociale per i matrimoni omosessuali, un docente di religione del liceo classico Foscarini di Venezia, non ha trovato di meglio che distribuire un volantino scritto a mano, dove spiegava che “il riconoscimento dei diritti delle persone gay porterebbe alla diffusione di pedofilia e poligamia”. E che “i gay si possono e si devono curare”. I ragazzi si sono rivoltati contro gli insulti e le posizioni del professore, spiegando poi come “l’unica cosa che si dovrebbe curare è invece l’omofobia”.
OMOFOBIA - Come si spiega in un comunicato pubblicato sul profilo Facebook della Rete degli studenti medi di Venezia-Mestre, gli studenti hanno pubblicato on line il volantino distribuito dal docente, nel quale l’uomo ha inveito contro la comunità LGBT e spiegato la necessità di convertire i gay. Una storia che dimostra come troppe persone in Italia fatichino ancora a comprendere come l’omosessualità non sia un disturbo mentale, ma semplicemente un orientamento sessuale. Come chiarito più volte dalle stesse associazioni degli psicologi in tutto il mondo, che hanno spiegato quanto possano essere pericolose (oltre che inutili) le presunte “terapie di conversione“.
PROTESTE- “L’unica cosa che dovrebbero curare è l’omofobia”, hanno protestato i ragazzi del liceo, contro le discriminazioni del docente. Nel suo comunicato la Rete degli Studenti Medi Venezia-Mestre e l’Udu Venezia hanno spiegato di sentirsi indignate dalle parole del professore: “Oltre ad essere insensate, sono espressioni che trasudano un odio e un sentimento discriminatorio rispetto alle persone omosessuali e possono essere molto pericolose, dato che sono dette davanti a ragazzi in pieno sviluppo”. Hanno aggiunto che per troppo tempo “si è assistito inermi a suicidi da parte di ragazzi giovanissimi, perché soffocati dalle discriminazioni e dal clima d’odio che respiravano all’interno delle proprie scuole”. Per questo hanno chiesto provvedimenti contro l’insegnante. ”Come studenti di tutto il Veneto, chiediamo che il professore abbia la decenza di scusarsi con i propri studenti e pretendiamo che la dirigenza del M. Foscarini risponda in modo severo”, hanno concluso. Posizioni condivise anche in Rete, dove in molti chiedono pene disciplinari contro il docente.
Stefano Carluccio
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