Videogiochi e violenza,rapporto stretto o puro intrattenimento? ·
Ho deciso di sviluppare questo argomento quando,leggendo un noto quotidiano italiano(Il Gazzettino) mi sono imbattuto nella notizia della Sandy Hook elementary school,una scuola nei sobborghi di Newtown,in Connecticut.Questa scuola è stata presa di mira da Adam Lanza,un ragazzo di 20 anni,coetaneo di molti di noi che,per motivi di cui parleremo più avanti,è entrato nella scuola e ha ucciso,con una variante della carabina M4 regolarmente in possesso della madre (con regolarmente si intende in termini di legge),ha ucciso 27 persone,20 di queste bambini tra i 6 e i 7 anni,tutto questo dopo aver ucciso la madre stessa,all'incursione delle squadre della SWAT infine,si suicida.
Adam era un ragazzo che possiamo definire sicuramente disturbato,temeva di finire in manicomio e,secondo i vicini di casa,e temeva che la madre amasse la scuola più di quanto amasse lui,questi sono i principali moventi della strage,che ha portato un'altra grande ferita nel cuore degli Stati Uniti.
È il secondo massacro più violento (Per numero di vittime) avvenuto in una scuola,ce ne sono stati altri,ma ne analizzerò solo due,perchè questi sono molto legati alla tematica che presento.I videogiochi,intrettenimento per alcuni,professione per pochi,ma passione per molti di noi,me compreso.Ma può questa passione degenerare ed influenzare la mente in modo così drastico?
È questa una delle tematiche principali sollevate dalla strage della Sandy Hook,Adam Lanza infatti era un grande appassionato della serie videoludica di Call of Duty,serie che ha come principali sfondi le guerre mondiali in passato,ed adesso ipotetiche guerre contemporanee,ed anche guerre futuristiche.
Un'altro caso che fece molto discutere sull'influenza dei videogiochi è quello della Columbine High School,vicino a Denver in Colorado. Questa tematica è stata affrontata e discussa molto bene dal canale di Parliamo di Videogiochi,nella serie "Giochi di pessimo gusto" dove Fraws,recensendo un gioco proprio sul massacro della Colubine,ci spiega ottimamente come si sono svolti i fatti,vi lascerò i link a fine articolo,vi consiglio di guardare il video per capire bene di cosa parlo,ed in generale di dare un occhiata al canale,anche se non siete proprio appassionati,perchè soprattutto in questa serie vengono affrontate parecchie tematiche interessanti.
Con l'aiuto del video e di documentazione trovata grazie a questo canale e su alcuni documenti dell'epoca vado ad illustrarvi brevemente i fatti:
Eric Harris e Dylan Klebold erano due ragazzi frequentanti la Columbine High School,entrambi secondo forti certe,si sentivano emarginati,erano vittime di bullismo e affetti da disturbi psichici.il 20 Aprile del 1999 decidono di compiere il massacro,dopo un'attenta pianificazione.Possedevano un vasto armamento:
Eric Harris
Savage-Springfield 67H, fucile a pompa di calibro 12. Numero di serie: A232432
Hi-Point 995 Carbine, fucile semi-automatico 9 mm Parabellum
Il fucile a pompa, con 25 colpi sparati, è stata l'arma più usata da Harris
Harris si è suicidato con il fucile a pompa
Dylan Klebold
Intratec Tec-9, pistola semi-automatica calibro 9 mm Parabellum
Stevens 311D, fucile a canne mozze calibro 12. Numero di serie: A077513
La Tec-9, con 55 colpi sparati, è stata l'arma più usata da Klebold
Klebold si è suicidato con la Tec-9
Entrambi
Diversi coltelli nelle cinture
Caricatori calibro nove
Caricatori per i fucili a pompa
Inoltre possedevano 99 ordigni esplosivi,costruiti seguendo delle istruzioni trovate su internet,le armi sono state comprate da intemediari e tramite amici.
Alla Columbine vennero uccise quel giorno 15 persone,compresi i due artefici del piano che si suicidarono all'arrivo della polizia.Entrambi facevano inoltre uso di farmaci anti depressivi.Anche qui si riscontra la componente videoludica perchè entrambi erano grandi appassionati del gioco sparatutto(FPS) Doom,famoso,insieme a Wolfenstein 3D di aver dato inizio alla storia degli FPS(First person Shooter) moderni,in particolare Eric Harris aveva creato diverse mappe per questo gioco,pubblicate sul suo sito,che fu cancellato all'epoca,ma le mappe ancora si possono trovare.
Dopo avervi spiegato i fatti,neanche approfondendoli troppo,vi parlo delle reazioni della società e dei politici a questo rigurado,perchè oltre alla tematica della violenza nei videogiochi fu esposta ovviamente anche quella della facilità di reperire armi,e non solo di piccolo calibro per dei ragazzi appena maggiorenni.
Ma da parte di alcuni politici questo aspetto sembra messo da parte,per puntare il dito sui videogiochi violenti e non solo ma anche film e tv,secondo loro principali cause delle stragi e degli atti di violenza dei giovani.
Questo ha distratto le masse e la preziosa categoria dei moralisti,dalla contestazione del tanto caro,agli Americani,Secondo emendamento degli stati uniti e cito traduzione:"Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una milizia regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto." Anche se regolamentato da norme varie,per esempio se portata con se l'arma deve essere visibile e sacrica.Il possessore deve essere maggiorenne ma non necessariamente chi la usa,nelle battute di caccia ad esempio i minori possono utilizzare le armi se accompagnate da un adulto.Ci sono state contestazioni,e divieti per esempio a Washington era vietato portare armi,ma ancora adesso è considerato un diritto inviolabile del cittadino e al pari del voto e della libertà di espressione.Una legge che ha le sue radici che ha le sue radice come altri emendamenti,non dopo gli attacchi terroristici,non dopo le guerre mondiali,non nella guerra di secessione ma bensì durante le occupazioni Spagnole ed Inglesi,nel colonialismo in cui i neocittadini Americani,avevano nelle armi l'unico mezzo di difesa di famigli e territori,non mi sembrano motivazioni che si giustifichino nel 2013,detto brevemente.
Che sia un serio argomento,che le nostre menti siano cosi suscettibili,che un gioco possa portarci a compiere gesti così incredibili o è solo la follia pura di pochi pazzi?,oppressi da un società che non li capisce che,diciamolo chiaramente hanno trovato troppo facilmente i mezzi per fare del male,e sfogarsi nel peggiore dei modi possibili.
Che sia invece un modo comodo,uno stupido concorso di colpa tra due parti,la politica che si butta sui videogiochi,perchè il mercato delle armi è un mercato troppo grande per bloccarlo per alcuni episodi di violenza,i soldi prima di tutto il resto,come il capitalismo vuole,ma sono sicuro che le madri di quei bambini non hanno maledetto i videogiochi,hanno maledetto il mondo di violenza che abbiamo creato,le armi e il dolore che portano,l'abuso di questi terribili strumenti di morte.E chiudo con una frase tratta proprio da un Videogioco,che mi ha particolarmente colpito: "C'erano dei bambini in quella chiesa, Tommy. Hanno visto morire i propri genitori sotto una pioggia di pallottole. Cresceranno pensando che è così che va il mondo. È questa la lezione che dai ogni volta che risolvi le cose con le armi." cit. Hitman.
Commenti
Posta un commento