LINCOLN
Lincoln, l'ultima fatica del regista Steven Spielberg, merita una riflessione interessante. Nella pellicola, il presidente americano più amato della storia viene presentato come una persona profondamente idealista, pragmatica e molto abile nell'arte della compravendita, del machiavellismo e dei vari trucchi della bassa cucina parlamentare. Ciò che sorprende però è che non ricorre a questi pateracchi per salvare il suo deretano o per far approvare le leggi ad personam dei nostri giorni, ma per fini nobilissimi, come l'abolizione della schiavitù. A questo proposito il leader del partito repubblicano Thaddeus Stevens (interpretato da Tommy Lee Jones), il più grande oppositore dello schiavismo, quando finalmente viene approvato il tredicesimo emendamento dopo una battaglia durata trenta anni, dice: "Il più grande provvedimento del 19° secolo è stato approvato con molta corruzione e l'aiuto dell'uomo più puro dell'America".
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