MONTI,TWITTER E' UN BOOMERANG
Ci era entrato pochi giorni fa usando un linguaggio giovanile. Oggi è diventato il bersaglio principale degli utenti (i ragazzi veri) furiosi per la proposta di ridurre le vacanze a un mese. E lui non risponde più
(29 gennaio 2013)
Non aveva avuto timori a lanciarsi sui social media, a partire da quel "wow" pubblicato su Twitter che aveva generato non poche ironie. E ancora nei giorni scorsi si era subito buttato sull'ultimo fenomeno della Rete, Vine, la applicazione che realizza micro-video di sei secondi che si ripetono in loop come una gif animata.
Per questo il presidente del Consiglio Monti non dovrebbe stupirsi più di tanto di essere diventato improvvisamente il protagonista dei temi di tendenza (trending topics) di Twitter. Non fosse per il fatto che l'hashtag in questione, che da ieri sera svetta in cima alla lista delle parole-chiave più gettonate, recita, testuale: #sucamelamonti.
Tutto nasce dalla bozza di riforma del mercato del lavoro presentata dalla lista Monti che tra le altre cose prevede una revisione del calendario scolastico in modo da ridurre le vacanze estive a un mese.
Inutile specificare, come fa il testo, che la misura si basa sulla "partecipazione volontaria delle famiglie", e che non intende "aggravare il lavoro degli insegnanti, ma modernizzare un sistema che penalizza i genitori lavoratori". E che ogni istituto sarebbe autonomo nella scelta dell'impiego per il tempo in più.
Il messaggio che passa forte e chiaro, per quanto poi parzialmente smentito dal responsabile di Scelta Civica per la campagna elettorale Mario Sechi, è infatti quello di un solo mese di vacanza.
I diretti interessati, gli studenti, a partire da un gruppo di ragazze, si scatenano su Twitter. Coniando un hashtag piuttosto volgare, ma che ha un immediato effetto virale.
Uno dei primi tweet a lanciare il fenomeno e a essere tra i più rilanciati è quello dell'utente @curlilykehim che scrive: "Monti propone solo un mese di vacanza per gli studenti' Monti fa na bella cos, va a zappà a terr insiem a berluscon. #sucamelamonti".
Da lì, e da altri account particolarmente attivi, come @jamesrescueme o @xharrysphoto, è partita una slavina. Nella sola notte di ieri sono stati pubblicati sul tema oltre 9 mila tweet per un totale di 16 milioni di impression, scrive The Fool, azienda che si occupa di social media analysis. Queste si calcolano moltiplicando il numero di tweet effettuati da un singolo utente per il numero dei suoi follower.
Intanto i tweet polemici si sprecano. C'è chi rinfaccia a Monti l'appartenenza alla casta: «Un mese di vacanza basta, a te basterebbero anche mille euro, mia madre ci fa campare tre persone», scrive @demistatoos. Chi cerca di mitigare la polemica: «Non vogliamo essere cattivi, solo che abbiamo una vita privata, e vogliamo avere a disposizione il tempo per viverla. Grazie» cinguetta @smile_for_me3.
E chi, come @liamufficiale, fa dell'ironia tirando in ballo la trasmissione di Barbara D'Urso (più volte citata nei tweet per altro): «Dai non twittate #sucamelamonti che poi va dalla d'urso e ci fanno un servizio sul cyberbullismo». O come @frankiehinrgmc, tra gli utenti più influenti nell'ascesa di questo trending topic, che scrive: "Per fare en-plain Monti potrebbe a questo punto proporre di ripristinare la leva obbligatoria".
Ma non mancano anche i detrattori dell'iniziativa. Molti sono infatti i tweet critici nei confronti degli studenti, della scelta dell'hashtag e della superficialità con cui i giovani avrebbero approfondito la notizia. Come Pinofk1 che scrive: "Ragazzi... se hastag come questo #sucamelamonti è ai primi posti, qualche domanda sui social bisogna cominciare a farsela". Oppure @iltempodivivere: "La cosa divertente è che quelle che twittano #sucamelamonti inneggiando a una perdita di voti alle elezioni sono tutte minorenni. #epicfail".
Comunque, il presidente del Consiglio ha dominato la conversazione sui social media. E come ha fatto notare l'utente @torakjkj, forse è riuscito nell'impossibile: «Creare una coscienza politica, seppur superficiale, nei bimbiminkia». E anche questo forse meriterebbe un "wow".
Stefano Carluccio
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